Questo è l'articolo che parla della nostra parte nel progetto più grande...
http://www.jsc15.it/idee/proposte/747-libri-parlanti-progetto-di-promozione-culturale
....e queste sono le impressioni di uno di noi!
Immaginate di vedere davanti a voi, in un unico enorme spazio
delimitato da biglietterie e recinzioni, tutti i paesi del mondo
raggiungibili senza l'uso di mezzi di trasporto, senza la necessità di
portare un documento d'identità o un passaporto. Immaginate di non dover
trascorrere otto ore seduti su un sedile di un aereo per raggiungere la
costa orientale degli Stati Uniti o di non sentirsi disorientati e
assonnati a causa del fuso orario. Immaginate un'esposizione universale
dove ogni padiglione ha le proprie caratteristiche, religioni, usi,
costumi e lingue; dove il colore della pelle non è più un problema, ma
solo un segno distintivo della propria appartenenza a un determinato
emisfero del mondo; dove la lingua ufficiale diventa l'inglese, poiché è
l'unico modo per riuscire a comprendersi e per comunicare. Infine,
immaginate sei ragazzi che dopo un'ora di treno si ritrovano in questo
spazio a rappresentare l'Italia.
Joyce, Petronio, Alceo,
Federico Garcia Lorca, Pablo Neruda e Charles Baudelaire sono stati i
nostri compagni di viaggio nel corso di questa esperienza e ognuno di
noi, leggendo a un pubblico multietnico, ha potuto portare un pezzo
della letteratura riguardante la tematica che spinge ormai da qualche
mese visitatori provenienti da tutto il mondo a recarsi a Milano: il
cibo.
Gente che va e che viene, in pochi si fermano e si
siedono, ma l'emozione rimane comunque molta. Al collo ognuno di noi
porta un badge con la scritta "libri parlanti" e mi accorgo presto che
le persone che passano dal "Vivaio scuole" all'interno del palazzo
Italia lo osservano attentamente; alcuni ci chiedono addirittura se,
come in Fahrenheit 451, noi ragazzi rappresentiamo un libro che possiamo
recitare a memoria.Un'esperienza indimenticabile.
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